Descrizione
Paese Alto
Punto di riferimento della città e cuore dell’antico centro, il paese alto è un’area suggestiva di San Benedetto del Tronto. Le bellezze monumentali e un’architettura antica caratterizzano questi luoghi, immersi nel fascino del passato.
Tour
Il tour inizia nel luogo più alto della città, dove sorge la torre dei Gualtieri, un’antica postazione di avvistamento dalla pianta esagonale che rievoca il ricordo dello scafo di una nave. Sulla stessa piazza del “Torrione“, si affaccia il prestigioso edificio del Vescovado. Il tour prosegue con la visita della chiesa di San Benedetto Martire e il Palazzo Bice Piacentini.
Torre dei GUALTIERI
Per lungo tempo questa torre ha avuto un ruolo di difesa, mantenendo il controllo su una vasta area che da San Benedetto del Tronto giungeva a Cupra Marittima. Inoltre era considerata un punto di riferimento per i marinai a lavoro in alto mare. La Torre dei Gualtieri regala una vista suggestiva di tutta la città, con un orizzonte visivo molto esteso. L’altezza de “Lu campano” o del "Mastio della Rocca" come viene degnamente denominato dai sambenedettesi, è di circa 20 metri. Per moltissimi anni era credenza comune che la Torre dei Gualtieri fosse stata edificata nel XII secolo, periodo in cui Il vescovo Fermo Liberto diede la possibilità di costruire un castello alla famiglia Gualtieri. Altri storici confermano che la realizzazione della Torre risale al XV secolo. La costruzione è in laterizio ed ha una pianta esagonale schiacciata che rievoca alla memoria le forme di una nave con la prua ad est e la poppa a ovest. Durante i lavori di restauro effettuati nel 1901 dall’architetto Giuseppe Sacconi, la torre fu migliorata nell’estetica con lavori di merlatura necessari per rafforzare la bellezza della torre, pur mantenendone l’integrità. L’orologio situato nella torre e con lo sguardo rivolto verso il mare, ha un meccanismo funzionante: con un sistema di contrappesi trasmette alle campane, l’impulso del passare del tempo. Le campane sono situate nella parte alta della torre.
PALAZZO BICE PIACENTINI
Giuseppe Fiorani costruì la parte più antica dell’edificio nel 1812. Falegname dalle origini nobili, voleva dimostrare il proprio prestigio attraverso la costruzione di un edificio incantevole sviluppato su tre livelli. La facciata che si estende su Via del Consolato è ornata di finestre a luce quadrangolare e con il suo colore rosato mattone, mostra tutta l’eleganza di un palazzo prestigioso. Il piano terra che si affaccia sulla via del Consolato, il piano primo caratterizzato da affreschi dell’Ottocento e volte a crociera che impreziosiscono tutto il seminterrato, mostrano tutta la bellezza e l’unicità di questo palazzo antico. L’edificio prende il nome da Bice Piacentini, poetessa famosa per i sonetti in dialetto sambenedettese, che aveva dimorato qui per lungo tempo. Attualmente ospita un centro di esposizione di Arte contemporanea e un archivio del comune di San benedetto del Tronto. Dal 2006 è sede della Pinacoteca del Mare con 180 opere del patrimonio comunale. La pinacoteca ospita i dipinti di Alfred Joseph Chatelain, di Adolfo de Carolis, di Armando Marchegiani, di Angelo Landi ed ha un’area espositiva dedicata alle fotografie storiche della città proveniente dagli archivi privati di due fotografi Sambenedettesi: Sgattoni e Traini. Infine, a testimonianza dell’antica tradizione nella costruzione degli strumenti musicali da parte dei cittadini di San Benedetto del Tronto, è stata allestita una mostra sulla Liuteria locale che contiene strumenti ad arco e pizzico, modelli e fotografie storiche.
LA CHIESA DI SAN BENEDETTO MARTIRE
La chiesa di San Benedetto martire si trova nella piazza Bice Piacentini, una piazza dal selciato inclinato, risultato dell’incontro tra la struttura delle piazze marchigiane e il borgo marinaro. L’abbazia di San Benedetto Martire fu costruita intorno al sepolcro del santo ed estesa nel 1700. La chiesa ha una struttura muraria in laterizio ed un campanile situato sul lato est. Nella chiesa sono conservati epigrafi, lapidi, una pala dell’ultima cena ideata dal pittore fermano Ubaldo Ricci, una pala della Madonna del Rosario di anonimo del XVI secolo, della Madonna del Carmelo, il simulacro dell'Immacolata Concezione (opera del 1856), un Cristo Morto (realizzato nella seconda metà dell'Ottocento) e l'altare e le reliquie di San Benedetto martire. La seconda guerra mondiale ha distrutto l’abside e recentemente sono stati restaurati alcuni affreschi.